PROVENTI DA LOCAZIONE

PROVENTI DA LOCAZIONE LOCALI CONDOMINIALI

Il condominio, in un più ampio contesto di gestione di spese potrebbe assumere il ruolo marginale di percettore di redditi, genericamente definiti proventi, ricavi o più in generale operazioni attive.

Tali redditi devono intendersi fuori dal campo di applicazione dell'IVA per la mancanza del requisito soggettivo.

Il condominio quindi deve intendersi come un soggetto interposto fra l'erario e i singoli condomini, che, nella misura delle quote di reddito a loro spettanti in base al corretto riparto millesimale, dovranno inserire il reddito derivante dalla gestione condominiale quale reddito diverso nella propria personale dichiarazione fiscale.

Non essendo titolare di reddito da lavoro autonomo, il condominio deve considerare quale valore del reddito da imputare ai singoli condomini, il volume complessivo lordo delle operazioni attive eventualmente conseguite, senza che possano essere portati in deduzione i costi della gestione, neppure quelli eventualmente direttamente riferibili a dette poste attive.

Ogni condomino è titolare di detti proventi in misura della propria quota di millesimi di proprietà.

I redditi costituiti dai proventi derivanti dalla gestione condominiale devono intendersi "redditi diversi" ed ogni condomino deve farne menzione al centro al quale affida l'assistenza fiscale (CAF).

L'importo qui dichiarato riguarda i proventi rilevati secondo il principio di cassa per l’anno 2015.

I riparti sono riportati con indicazione del proprietario al momento del rilascio della presente certificazione.

In caso di compravendite i rapporti fiscali devono essere gestiti fra aventi e danti cause nei modi e nei termini di legge.